SONNINO TERRITORIO DELL'ITRANA
I nostri oliveti sono interamente collocati nel territorio del Comune di Sonnino. In questa area del basso Lazio, sin dall’antichità, l’Itrana ha trovato il suo territorio ideale in cui la natura ed il lavoro dell’uomo hanno creato un connubio perfetto. Anche la storia della mia famiglia è indissolubilmente legata alla coltivazione dell’Itrana. Qui attraverso il paziente lavoro di generazioni siamo riusciti ad individuare i luoghi migliori dove mettere a dimora gli olivi e valorizzarne le caratteristiche. Parlo di luoghi incontaminati, che godono delle esposizioni migliori, con piante accarezzate di giorno dai venti marini e di notte rinfrescate dalle brezze che scendono dalle vette più alte dei monti Ausoni. Condizioni idilliache per l’Itrana.
I nostri oliveti sono interamente collocati nel territorio del Comune di Sonnino. In questa area del basso Lazio, sin dall’antichità, l’Itrana ha trovato il suo territorio ideale in cui la natura ed il lavoro dell’uomo hanno creato un connubio perfetto. Anche la storia della mia famiglia è indissolubilmente legata alla coltivazione dell’Itrana. Qui attraverso il paziente lavoro di generazioni siamo riusciti ad individuare i luoghi migliori dove mettere a dimora gli olivi e valorizzarne le caratteristiche. Parlo di luoghi incontaminati, che godono delle esposizioni migliori, con piante accarezzate di giorno dai venti marini e di notte rinfrescate dalle brezze che scendono dalle vette più alte dei monti Ausoni. Condizioni idilliache per l’Itrana.
I nostri oliveti sono un vero e proprio museo a cielo aperto dell’Itrana. Piante plurisecolari e piante più giovani che sono tutte 100% Itrana, dalla radice più profonda alla foglia del ramo più alto. Sono tutte piante riprodotte da talea (non da innesto) selezionate dalle diverse varietà di Itrana presenti nel nostro territorio sin dall’antichità. Negli oliveti abbiamo sempre evitato diserbanti. Grazie a ciò vi crescono piante spontanee e medicamentose, talvolta commestibili, come ad esempio il trifoglio, la menta selvatica, gli asparagi selvatici, la malva, la portulaca il tarassaco e molte altre. Costituiscono l’habitat dove convivono insetti, api e piccoli animali selvatici. Flora e fauna che creano una simbiosi rafforzandosi reciprocamente. Il mio lavoro negli oliveti non è mai invasivo ma è teso a supportare la natura nel raggiungimento dei suoi equilibri complessi ed armoniosi. Anche per queste ragioni è stata una scelta spontanea e naturale portare gli oliveti in Biologico, ottenendo la Certificazione a partire dal 2020. Per me è solo una importante tappa di un percorso che mi porterà verso nuovi traguardi.
I nostri oliveti sono un vero e proprio museo a cielo aperto dell’Itrana. Piante plurisecolari e piante più giovani che sono tutte 100% Itrana, dalla radice più profonda alla foglia del ramo più alto. Sono tutte piante riprodotte da talea (non da innesto) selezionate dalle diverse varietà di Itrana presenti nel nostro territorio sin dall’antichità. Negli oliveti abbiamo sempre evitato diserbanti. Grazie a ciò vi crescono piante spontanee e medicamentose, talvolta commestibili, come ad esempio il trifoglio, la menta selvatica, gli asparagi selvatici, la malva, la portulaca il tarassaco e molte altre. Costituiscono l’habitat dove convivono insetti, api e piccoli animali selvatici. Flora e fauna che creano una simbiosi rafforzandosi reciprocamente. Il mio lavoro negli oliveti non è mai invasivo ma è teso a supportare la natura nel raggiungimento dei suoi equilibri complessi ed armoniosi. Anche per queste ragioni è stata una scelta spontanea e naturale portare gli oliveti in Biologico, ottenendo la Certificazione a partire dal 2020. Per me è solo una importante tappa di un percorso che mi porterà verso nuovi traguardi.
Oggi abbiamo in totale circa 100 ettari dedicati ad oliveto e sono ubicati in contesti diversi. Questo è un bene ed è uno dei frutti del lavoro della mia famiglia. L’Itrana è infatti capace di esprimersi diversamente a seconda dei luoghi dove cresce. La gran parte degli oliveti si trovano in collina, intorno ai 500 mt di altezza. Qui in altura c’è poco terreno e le radici degli olivi si fanno strada affondando tra le fessure delle rocce. In questo ambiente più estremo, l’Itrana sembra rivelarsi “più avara”, con olive più piccole e in minor quantità. Ma in compenso ci dona intensità e complessità irraggiungibili altrove. E’ proprio da questi oliveti che noi scegliamo le migliori olive per il nostro Cru In (Intenso). Da qui vengono anche le nostre “Olive Nere di Gaeta” in salamoia.
Altri oliveti sono posti ai piedi delle colline, su suoli più ricchi e profondi. Oliveti realizzati con nuove tecniche innovative, con sesto d’impianto a quinconce per sfruttare meglio l’insolazione ed evitando che l’ombra di ciascun albero infastidisca gli altri. Qui l’Itrana sorprende nuovamente riuscendo ad esprimere complessità in chiave delicata. Da qui viene il nostro Cru De (Delicato). E ancora le “Olive Bianche di Gaeta”, carnose come mai altrove e di grandi dimensioni.
Oggi abbiamo in totale circa 100 ettari dedicati ad oliveto e sono ubicati in contesti diversi. Questo è un bene ed è uno dei frutti del lavoro della mia famiglia. L’Itrana è infatti capace di esprimersi diversamente a seconda dei luoghi dove cresce. La gran parte degli oliveti si trovano in collina, intorno ai 500 mt di altezza. Qui in altura c’è poco terreno e le radici degli olivi si fanno strada affondando tra le fessure delle rocce. In questo ambiente più estremo, l’Itrana sembra rivelarsi “più avara”, con olive più piccole e in minor quantità. Ma in compenso ci dona intensità e complessità irraggiungibili altrove. E’ proprio da questi oliveti che noi scegliamo le migliori olive per il nostro Cru In (Intenso). Da qui vengono anche le nostre “Olive Nere di Gaeta” in salamoia.
Altri oliveti sono posti ai piedi delle colline, su suoli più ricchi e profondi. Oliveti realizzati con nuove tecniche innovative, con sesto d’impianto a quinconce per sfruttare meglio l’insolazione ed evitando che l’ombra di ciascun albero infastidisca gli altri. Qui l’Itrana sorprende nuovamente riuscendo ad esprimere complessità in chiave delicata. Da qui viene il nostro Cru De (Delicato). E ancora le “Olive Bianche di Gaeta”, carnose come mai altrove e di grandi dimensioni.
